E non sono loro a fare i danni più grossi.
Quelli di cui è più difficile liberarsi sono gli insinuatori, coloro che non ti criticheranno mai apertamente, che addirittura ti fanno complimenti, ma ti trattano come se la tua stupidità (o volgarità o altro difetto a scelta) fosse un dato di fatto, come la terra che gira intorno al sole.
Quelli che palesano condiscendenza nei tuoi confronti, ma non si capisce bene in base a cosa abbiano deciso di essere condiscendenti. Quelli che quando dici o fai una cosa che li turba hanno imparato a reagire sminuendoti, ma senza criticarti. Soprattutto quelli che, avendo visto una volta sfuggirti una penna di mano, si sono precipitati a bollarti come "mani di frolla" e se gli dici: - Smettila con questo atteggiamento, di solito le penne non mi cadono di mano e può succedere a tutti - ti guardano con quella pena che si riserva ai malati che mentono a sé stessi e ti danno ragione, spostando il portapenne lontano.
Ti affibbiano nomignoli significativi, ma più chiedi loro spiegazioni meno rispondono, ridacchiando sotto i baffi.
Si chiama Gaslighting in onore di un vecchio film di Hitchcock, Gaslight.
Quelli, Guru, dicci come liberarcene, perché a volte sono sul posto di lavoro, sono il partner, sono gli amici che credevi tali. A volte sono persino i genitori, e ufficialmente nessuno di loro ti sta facendo nulla.
Ti affibbiano caratteristiche che convengono a loro in base a un singolo episodio che si sarebbe potuto interpretare in altri mille modi e da lì non ne esci più perché si rifiutano di discuterne. Distruggono la tua vita giorno per giorno, con questa vigliacca aggressività passiva che fa più vittime del cancro e che srotola per il mondo una catena di ipocrisia e malanimo devastanti.
Molto meglio un cattivo che ti insulta a viso aperto: almeno puoi combatterlo da nemico dichiarato. Ma l'insinuatore ti crea un’interferenza continua e ti costringe a sprecare energie, che lui usa per ricaricarsi.
Aspettiamo fiduciosi un consiglio, Guru Di Turno: sarebbe un vero contributo allo sviluppo dell'umanità decente.
Loredana de Michelis
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