L’argomento forse non gli era del tutto congeniale, perché lui è bravo a giustificare le nevrosi del ceto medio, non a incendiare gli istinti di quello basso: nel breve saggio dalla copertina di colore rosso-trasgressivo-natalizio, sembra che la parte più intrigante sia l’ampia bibliografia di trattati da cui attinge.
Tra teneri generalismi del “così fan tutti” e le immancabili
consolazioni del “nessun è perfetto e ognun c’ha il suo difetto” Alain sente di
voler perdonare una volta per tutte il feticismo, in fin dei conti innocuo,
fino a sublimarlo in una forma di bontà.
Forse invece ne è annebbiato, fatto sta che prima la scambia
per sesso reale, poi se la prende col senso di colpa che questa causerebbe al
fruitore medio, e suggerisce di superarlo sforzandosi di trovare eccitante un
quadro di Botticelli: se può essere pornograficamente appetibile un fumetto, perché
non un’opera d’arte? In questo caso la pornografia perderebbe la sua
connotazione degradante e diventerebbe un’attività artistica di cui tutti
possono andare orgogliosi, invece di farsi gli account anonimi.
È una trovata volenterosa, che piacerà ai conservatori di
sinistra, ma che contraddice la premessa del libro: se sentirsi brutti e incapaci
inibisce, un’opera d’arte che sopravvive nei secoli potrebbe non prestarsi
facilmente alla cliccata del consumo compulsivo. Più facile che venga sfregiata.
La mancanza di alcuni argomenti fondamentali che avrebbe
avuto senso trattare si percepisce alla fine dell'opera, che lascia un po’ a
bocca asciutta, e visto l’argomento, non è un bene.
Forse Alain ha voluto conservare materiale per il
completamento di una trilogia e per l’estate potrebbe uscire una sua nuova proposta:
pezzi di opera lirica come sottofondo musicale ai video di YouPorn. La lirica smetterebbe una volta per tutte di avere bisogno
di sostegno economico da parte degli enti pubblici indebitati.
Haha! Nudo e crudo!
RispondiEliminaUna volta tanto qualcuno che non le manda a dire. Speriamo che sia il nuovo trend, complimenti!
RispondiEliminaMa sei troppo forte! Leggerti è sempre un piacere!
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