Del Femminicidio


uomo che distrugge a martellate un oggetto“Eh, ho capito io, tutte quelle donne ammazzate che scandalo, ma alla fine c’ha ragione quel prete là, quando una ti si presenta tutta scosciata, poi non te la dà e ti dice pure che sei uno sfigato, cosa dovresti fare? Io la butto giù dal balcone”.
Un commento fatto ad alta voce in un bar, il giorno del Flash Mob di Roma, a cui partecipano in tanti, e molti sono preoccupati per la coreografia dei balletti.
La prima cosa che mi colpisce è il fatto che non capita spesso di sentire dichiarazioni così impietose su persone che sono state assassinate brutalmente. Non in pubblico almeno.
L’altra cosa che mi sovviene è che molte delle centinaia di donne, vittime ogni anno di ex mariti o ex fidanzati, erano madri che si guardavano bene dal provocare sessualmente il loro carnefice al momento dell’aggressione: avevano piuttosto cercato di evitarlo in tutti i modi.
La maggior parte dei femminicidi avviene in paesi dove le donne sono coperte da capo a piedi. Nel nostro di solito sono uccise le donne normali, senza tutina sadomaso.
Le donne non sono aggredite perché vestono provocante o perché seducono chi non vede l’ora di essere sedotto al punto che a volte se lo inventa. Le donne sono aggredite perché disubbidiscono, come a volte capita che facciano gli animali e come in passato hanno fatto alcuni schiavi, anche maschi, che sono stati puniti o uccisi a loro volta. 
Punire gli inferiori e distruggere le cose è un’usanza antica, che nasce prima della minigonna.
Le donne sono distrutte con la stessa rabbia con cui si tira un calcio alla portiera di un’auto che rifiuta di mettersi in moto proprio nel momento in cui vogliamo che lo faccia.
Insistere a diffondere l’idea che la donna DEVE essare rispettata oppure NON DEVE vestirsi provocante, non azzecca il problema: la donna deve essere considerata una persona.
Prima che si estingua e di lei rimangano solo filmati, disegni e fotografie.
Ma soprattutto prima che la donna, succube di una cultura maschile da sempre imperante, cominci ad imitare gli uomini, come ha già fatto in altri contesti, e si spinga ad aggredirli a sua volta, magari mentre loro le dormono accanto sereni, credendola semplicemente parcheggiata e a fari spenti.


4 commenti:

  1. centra? l'apostrofo no?

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  2. grazie, ho corretto. Dai che a furia di lettori così precisi imparo a scrivere senza errori, una volta la a con l'acca, questo giro ho imparato come si scrive centra con l'apostrofo, magari la prossima capisco come si scrive "un'altro". D'altronde se uno mai ci prova (a scrivere dico) e mai si espone, come fa ad imparare l'ortografia? :)

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  3. Ma... scusate l'argomento è più importante degli apostrofi mi pare. Niente da dire su quello?

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  4. E' uno degli articoli più belli che abbia mai letto su questo argomento. Complimenti. Qualcosa di diverso dai soliti rabbiosi sfoghi triti e ritriti a sfondo ostentatamente femminista. Molto equilibrato e molto vero.

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