Ero in fila alla cassa del supermercato. Davanti a me una
signora alta e in sovrappeso. Avrà avuto quarant'anni ma si muoveva con
difficoltà e probabilmente con qualche dolore nei punti più fragili, quelli
dove la struttura di ossa e articolazioni è più sollecitata da pesi e torsioni
insostenibili.
Penso a quanta fatica, al rantolo del respiro. A quanto
questo costi alla signora in termini di dolori e cure che andranno avanti per
sempre.
Osservo i suoi due carrelli pieni: spero si tratti della
spesa mensile. Ci sono alcuni prodotti per la pulizia di casa e poi otto tipi di
formaggi stagionati, tre torte, dolci vari al cucchiaio, qualche chilo di pasta,
molte confezioni di salse pronte e parmigiano grattugiato, maionese, salumi,
olio di semi, succhi di frutta, bibite, niente acqua, carne, piselli in
scatola, tanto mais in scatola, un
quantitativo industriale di grissini, crackers, quadrotti alle olive, al
rosmarino, al naturale.
Faccio l’abbinata coi formaggi spalmabili che sono anche
quelli moltissimi e credo di avere un’idea dello snack preferito della signora.
Il conto finale è di 423 euro.
Sulla cassa ci sono dei volantini per la raccolta di
bollini. La signora li afferra rapace e chiede spiegazioni. La cassiera le
comunica che con questa spesa ha già compilato una scheda intera che le da
diritto a 10 euro di benzina, tanto per muoversi ancora meno e inquinare di
più.
Allora, mentre aspettavo che la signora pagasse con il
bancomat che non le funzionava bene, ho sognato.
Ho sognato me stessa con l’espressione seria ma affidabile,
severa ma democratica, mentre staziono alla casse del supermercato e passo in
rassegna il contenuto dei carrelli, dietro richiesta volenterosa dei clienti.
Seleziono i cibi inutili, eccessivi. Sostituisco i grissini
con del semplice pane: riempie di più, ha meno grassi e costa un terzo. Scambio
i succhi di frutta, pieni solo di zucchero, con frutta da frullare in acqua del
rubinetto, tolgo un dolce, tre formaggi, aggiungo legumi, spezie e verdure
fresche ma saporite, rapanelli piccanti, cicorino filante, cavolo marinato
nello yogurt.
Poi faccio il conto del denaro risparmiato e ne restituisco
al cliente la metà: il resto bollini, ma niente benzina, scarpe da ginnastica
tecnologiche piuttosto.
Immagino dietro a me una montagna di regali: libri
divertenti, musica, profumi, un braccialetto che tintinna, prodotti per il
bricolage con materiali di recupero. Infine, per le spese grosse come quelle
della signora, sulle quali è possibile togliere anche 100 euro di prodotti
inutilmente calorici e costosi, una mountain bike coi brillantini.
Il cibo che ho prelevato lo vendo in piccole quantità e a
metà prezzo a quelli che possono comprare solo pasta e uova e fanno spese da 7
euro: non c’è bisogno di cambiare continente e neanche supermercato, se ne
trovano.
Nessuno ci perde, tutti ci guadagnano.
Alla chiusura, un piccolo aperitivo con i prodotti in
scadenza, dove tutti ringraziano tutti.
Io in mezzo, con una luce misteriosa sulla testa, felice, come
sempre si è nei sogni belli.
Il mio bollino l’ho regalato alla signora, che era ancora
lì a impacchettare. Mi ha ringraziato sinceramente deliziata da tanta
generosità.
Loredana de Michelis
Loredana de Michelis
In taxi, a Dallas, parlavo con l'autista di origini messicane: "Lei ha mai viaggiato all'estero?", chiedo.
RispondiElimina"Solo una volta, in Messico, giusto al di là del confine. In vacanza.".
"E come le è sembrato?". Ci pensa un po', e risponde:
"Una tristezza! L'unica cosa che ho notato è che mangiano cibo simile al nostro tex-mex, ma è tutto così piccolo, burrito o fajita che sia! Dopo qualche giorno, non ne potevo più, morivo dalla voglia di tornarmene a casa e godermi le nostre larghe porzioni".
E io che pensavo al richiamo del sangue, al viaggio sentimentale alla scoperta delle origini e della terra dei padri...
Drogati da junk food. Almeno, la signora del supermercato era una raffinata estimatrice di formaggi.
PNA
tornare a casa non per i sapori, ma per le porzioni. Fantastico.
EliminaL'aperitivo con i prodotti in scadenza, o, meglio, con le rimanenze giornaliere dei banchi gastronomia dei supermercati, lo fanno già. Una catena di supermercati gestisce un bar che serve questi prodotti come accompagnamento gratuito dello spritz, e mi dicono ci sia la fila di ragazzi.
RispondiEliminaPNA
Allora mi metto in contatto col supermercato! Grazie.
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